Germania. Google dovrà pagare gli editori per pubblicare gli articoli su Google News

Una misura a tutela del diritto d’autore o un regalo agli editori? In queste ore in Germania si discute sulla decisione presa dai vertici della coalizione guidata da Angela Merkel, nel corso di un summit svoltosi nella cancelleria di Berlino, di istituire una “tassa” che gli aggregatori di notizie dovranno pagare agli editori per poterne pubblicare gli articoli. Questa tassa colpirebbe, in primo luogo, i motori di ricerca e i servizi come Google News, ecco perché in molti hanno iniziato a chiamarla “Google Tax”. “Temo che una regolamentazione simile possa frenare la diffusione di internet,” ha commentato l’ex numero uno e oggi presidente esecutivo di Google, Eric Schmidt.
Questa tassa, secondo mr. Google, potrerebbe “a costi aggiuntivi e situazioni conflittuali. “Invece di preoccuparsi di nuove leggi, l’editoria tedesca dovrebbe cercare di cooperare con Google per trovare insieme nuovi modelli di business”.
Angela Merkel non sembra intenzionata a cedere, dal momento che questa “tassa” era già contemplata nel suo programma di governo presentato nel 2009. Favorevoli alla legge le associazioni tedesche dei quotidiani e delle riviste che hanno commentato: “nell’era digitale una simile misura è irrinunciabile per proteggere in modo efficace il lavoro comune dei giornalisti e degli editori”.

Una misura a tutela del diritto d’autore o un regalo agli editori? In queste ore in Germania si discute sulla decisione presa dai vertici della coalizione guidata da Angela Merkel, nel corso di un summit svoltosi nella cancelleria di Berlino, di istituire una “tassa” che gli aggregatori di notizie dovranno pagare agli editori per poterne pubblicare gli articoli. Questa tassa colpirebbe, in primo luogo, i motori di ricerca e i servizi come Google News, ecco perché in molti hanno iniziato a chiamarla “Google Tax”. “Temo che una regolamentazione simile possa frenare la diffusione di internet,” ha commentato l’ex numero uno e oggi presidente esecutivo di Google, Eric Schmidt. Questa tassa, secondo mr. Google, potrerebbe “a costi aggiuntivi e situazioni conflittuali. “Invece di preoccuparsi di nuove leggi, l’editoria tedesca dovrebbe cercare di cooperare con Google per trovare insieme nuovi modelli di business”. Angela Merkel non sembra intenzionata a cedere, dal momento che questa “tassa” era già contemplata nel suo programma di governo presentato nel 2009. Favorevoli alla legge le associazioni tedesche dei quotidiani e delle riviste che hanno commentato: “nell’era digitale una simile misura è irrinunciabile per proteggere in modo efficace il lavoro comune dei giornalisti e degli editori”.

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