Insonnia e Mocambo. In trance creativa alla riscoperta del racconto breve

Il racconto breve è qualcosa di spietato, di inesorabile. O piace dalle prime due o tre righe, o fallisce miseramente. Un racconto non ha un inizio e non ha una fine. Si prende un evento o un personaggio e si porta la linea temporale in avanti o all’indietro. Tutto si consuma in un baleno. In un mondo frenetico, dove ogni secondo della mia vita è impegnato da qualcosa o da qualcuno, ho riscoperto il piacere di scrivere racconti brevi. Complice la mia insonnia, mi sono concesso il lusso di trascorrere parecchie notti davanti al computer, trasformando in personaggi e situazioni le mie parole non dette. I sentimenti sono i veri protagonisti di ogni racconto, come del resto lo sono di ogni aspetto della nostra vita.
I miei racconti si svolgono in tanti luoghi persi nello spazio e nel tempo, tutti accomunati dalla presenza di un “Mocambo”, un non-luogo che attrae come un magnete i protagonisti delle vicende narrate. Ho cercato di curare i dialoghi, di renderli il più possibile realistici.

Non so che cosa farmene ora di questi racconti. Darli in pasto al web? Infilarli nel cestino del mio Mac? Raccoglierli e pubblicarli? In fondo non sono altro che appunti di una seduta di analisi dallo psicologo… Deciderò. Forse. Intanto vi lascio la pagina introduttiva di questa raccolta…

I RACCONTI DEL MOCAMBO

Non so quale strada ti abbia portato al Mocambo, ma credimi sei nel posto giusto. Non è un caso che tu sia qui. Sono davvero poche le persone che riescono a trovare un passaggio. In realtà era abbastanza ovvio che tu arrivassi, non credi?
Rilassati. Questo non-luogo è perfetto per trascorrere un po’ del tuo tempo. Ti va di bere qualcosa? Se ti fa piacere posso mettere un po’ di musica. Sarebbe strano se non ti proponessi di ascoltare almeno un brano di Paolo Conte, dal momento che credo abbia visitato questo posto prima di scrivere “Sono qui con te sempre più solo”, “La ricostruzione del Mocambo”, “Gli impermeabili” e “La nostalgia del Mocambo”.
Presto conoscerai gli altri avventori. Personaggi curiosi (compresa un’aragosta parlante) con cui potrai viaggiare tra passato e futuro, visitare luoghi misteriosi e trovare tante domande e poche risposte. Proverai emozioni, questo è certo.
Non voglio tediarti oltre. Il mio compito è solo quello di accoglierti e prendere tempo, permettendo alle pagine di questo libro di mettersi un po’ in ordine in attesa che tu cominci a leggere.

“Benvenuti al Mocambo, lo spettacolo sta per iniziare”.

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