Alunna sgridata dal prof per essersi fatta il segno della croce davanti ad un’ambulanza

Al passaggio di un’ambulanza un’alunna di terza media, di una scuola di Reggio-Emilia, si è fatta il segno della croce. Un gesto innocente che è stato ripreso da un insegnante della sua classe che ha invitato la bambina a non fare cose che potessero offendere i credenti di altre religioni. In questi casi, ha suggerito il prof, meglio limitarsi a toccare ferro. Ma come è possibile che questo gesto possa offendere altre confessioni? Farsi il segno della croce equivale, in estrema sintesi, ad una preghiera per la salute di un infermo, una cosa che in alcun modo può essere ritenuta offensiva. Se ci fate caso, oggetto di queste prese di posizioni – a mio avviso estremamente ipocrite – è sempre la religione Cattolica. Qualcuno ha mai sentito un prof lamentarsi quando un ebreo augura “Mazel tov” ad un amico? Qualcuno si è sentito offeso quando il Papa ha fatto i suoi auguri ai musulmani alla fine del Ramadan?
Basta riprendere in mano i giornali dello scorso dicembre per constatare quanta ipocrisia si nasconda in questa deriva laicista. Quante scuole hanno vietato canzoni natalizie, presepe e recite che ricordassero la nascita di Gesù? E’ capitato a Caorso (con il presepe sparito dall’asilo), a Milano, a Varese (dove in una scuola è stato vietato dalla dirigente addirittura il saluto natalizio), a Modena, a Bologna (dove un crocefisso è finito “nel cestino” perchè ritenuto un inutile retaggio del passato), a Roma, in ogni parte d’Italia. Sono tutti pronti a festeggiare l’epifania del consumismo, ma è meglio fare finta di niente riguardo al significato del Natale. Anche dire “Buon Natale” è un’offesa, l’ho detto e scritto mille volte. Oggi sulle porte di tutte le catene commerciali leggiamo “Happy Holydays”… uno squallido “Buone vacanze”.

Io trovo molto offensivi certi episodi di serie televisive come “I Griffin” o “South Park” dove Gesù Cristo è oggetto di pesantissimi insulti. Trovo offensive le bestemmie lette nei libri o ascoltate in strada. Trovo orribili i film di Ulrich Seidl o quelle pseudo opere d’arte che finiscono sui giornali solo perché offendono i simboli del Cristianesimo (ricordate il crocefisso immerso nell’urina di Andres Serrano?). Trovo offensivo ogni atteggiamento di intolleranza verso altre confessioni e i discorsi imbecilli che purtroppo sempre più spesso mi tocca leggere su Facebook.
Tutte queste cose sono offensive. Ma non certo una bambina che si fa il segno della croce al passaggio di un’ambulanza.

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