Il 3 gennaio partiranno le primarie per scegliere i candidati alla Casa Bianca, e il prossimo Presidente degli Stati Uniti. Dovremo attendere la fine dell’estate per sapere chi, nel novembre prossimo, sarà il candidato ufficiale dei Democratici e dei Repubblicani, ma intanto nulla ci vieta di fare congetture.
Personalmente sogno un confronto tra Barack Obama (Democratico) e Rudolph Giuliani (Repubblicano).
Obama è il populista di sinistra, è un uomo nuovo, piace all’anima progressista (che mal sopporta i Clinton) ed è un nero. Entusiasma le folle, e questo non è esattamente un bene visto che tra i Democratici esiste una sorta di maledizione che impedisce ai più “osannati” dalla gente di arrivare ad essere candidati.
Rudy Giuliani è il sindaco della New York dell’11 Settembre. E’ un uomo di polso ma anche di valori, legato alle tradizioni, ma rispettoso del pensiero altrui. Continua ad essere in testa nei sondaggi nazionali, anche se i suoi contendenti lo tallonano da vicino.
Tra gli altri spiccano:
Hillary Clinton (Democratica), in testa secondo i sondaggi nazionali con 18 punti su Obama, moglie del due volte Presidente Bill (figura ingombrante), moderata e pronta al compromesso.
Mike Huckabee (Repubblicano), il populista di destra, ex governatore dell’Arkansas. Essendo un pastore piace ai religiosi, in particolare nell’Iowa e nella Carolina del Sud.
John Edwards (Democratico), altro populista di sinistra, indietro di 30 punti su Hillary.
John McCain (Repubblicano), 71enne, pur con alti e bassi sembra in grado di infastidire Rudy.
Mitt Romney (Repubblicano), secondo nei sondaggi dietro all’ex sindaco di New York, piace all’elettorato repubblicano, pur senza essere mai risultato troppo convincente.
Tra sette litiganti, un ottavo sembra pronto a creare scompiglio. Michael Bloomberg, potrebbe presentarsi come indipendente alle prossime elezioni presidenziali. Ebreo, ricchissimo (il suo patrimonio personale è stimato in 4 miliardi di dollari), entrerà in competizione se dovessero emergere due candidati agli antipodi, come Mike Huckabee tra i repubblicani e Barack Obama o John Edwards tra i democratici. Secondo indiscrezioni potrebbe investire fino a un miliardo di dollari della sua fortuna per la campagna elettorale.