Venerdi’ Santo. Il significato del digiuno. Si commemora la Passione di Gesù Cristo

Per i cristiani cattolici oggi è un giorno importante. E’ il Venerdì Santo, secondo giorno del Triduo Pasquale, che segue il giovedì santo. E’ il giorno in cui i fedeli commemorano la Passione e la Crocifissione di Gesù Cristo. La tradizione vuole che in questo giorno, in cui non si celebre l’Eucarestia, i fedeli dai 14 anni di età si astengano dal consumare la carne e quelli dai 18 ai 60 anni pratichino il “digiuno ecclesiastico”. Questa forma di sacrificio consiste nel consumare un solo pasto nella giornata, in cui sono ammessi pesce, formaggio e uova.
Il senso del digiuno in questa giornata di celebrazione si ricollega alla Pasqua. I fedeli compiono un piccolo sacrificio per ricordare che Gesù, attraverso la sua Passione e la sua Crocifissione, è venuto ad espiare i peccati di tutti gli uomini.

Il digiuno non è solo un sacrificio di commemorazione. Ha un significato più profondo: i cristiani sono invitati a preparare con il digiuno in attesa che si celebri l’evento gioioso del ritorno del Salvatore, con la liberazione dalla morte e la sua resurrezione (la domenica di Pasqua).

Per la prima volta, dopo la visita del Santo Padre, Benedetto XVI, anche a Cuba si celebrerà il primo Venerdì Santo dalla Rivoluzione castrista del 1959. Era già accaduto nel 1997, col Natale, dopo la visita di Giovanni Paolo II, ora celebrato regolarmente.

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