Anas. Le responsabilità del crollo del ponte sul Po. L’odissea del pedaggio gratuito per i piacentini

Anas, in base alle dichiarazioni del Presidente Pietro Ciucci, potrebbe iniziare a far pagare il pedaggio autostradale (tra i caselli di Piacenza Sud e Piacenza Nord) ai piacentini dal primo di gennaio. “Per ora – ha dichiarato – lasceremo il pedaggio autostradale gratuito fino al 31 dicembre e poi ci regoleremo in base ai flussi di traffico”.

Dalle dichiarazioni di Ciucci sembra che offrire ai cittadini danneggiati dal crollo del ponte sul Po l’uso gratuito di qualche chilometro di autostrada sia un impegno economico davvero troppo gravoso. Insostenibile nel lungo periodo. Eppure…

In realtà sembra che la cosa ad Anas non costi nulla. Nel corso di un convegno al Politecnico di Milano, infatti, Sergio Castellucci (amministratore delegato di Autostrade per l’Italia) ha dichiarato: “Noi diamo il servizio gratuito ai residenti che si sono iscritti per ricevere una viacard, ma Anas non ci darà un euro per i mancati incassi derivanti dalla gratuità”.

A questo punto mi tornano in mente le parole del sindaco di Piacenza Roberto Reggi in seguito al crollo del ponte. “Anas dovrebbe spiegare, ai cittadini e agli amministratori locali, perchè ha impiegato quasi otto anni, subito dopo la piena del Po nel 2000, a far partire i lavori di manutenzione straordinaria al ponte, nonostante le ripetute segnalazioni – basate sulle relazioni tecniche di ingegneri specializzati – riguardanti la necessità di intervenire sulla struttura”.

Anas colpevole del crollo? Dalle parole del sindaco di Piacenza sembra che qualcuno lo sospetti. “La documentazione che ho presentato nei giorni scorsi ai Carabinieri – ha spiegato Roberto Reggi – è basata non su una mia opinione personale, bensì sull’analisi di esperti del settore, e altro non fa che confermare le inadempienze e l’indifferenza del gestore della rete stradale, che già dopo le piene del 1994 e del 2000, responsabili in buona misura dell’ammaloramento del ponte, avrebbe dovuto avviare con sollecitudine i lavori”.

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