Anche l’Europa assolve Mario Placanica. Il Carabiniere agì per legittima difesa contro Carlo Giuliani

Riguardo l’incidente al G8 di Genova del 2001 in cui ha perso la vita Carlo Giuliani, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha finalmente messo un punto fermo in una vicenda che ha diviso l’Italia. Il Carabiniere Mario Placanica ha agito per legittima difesa, e la sua è stata solo una risposta a quello che ha percepito come un reale e imminente pericolo per la sua vita e per quella dei colleghi, bloccati insieme a lui nel defender a Piazza Alimonda.

Questa sentenza riporta tutti alla realtà dei fatti.

Primo, Carlo Giuliani non era un martire della libertà, come alcuni hanno sostenuto per anni (c’era chi voleva intestargli una strada o una piazza), ma solo un ragazzo che con un estintore in mano cercava di aggredire un Carabiniere mentre una moltitudine di manifestanti violenti accerchiava l’auto di servizio.

Secondo, il Carabiniere Mario Placanica, la cui vita è stata rovinata da questo episodio, e che una parte della sinistra italiana si è divertita a dipingere come un assassino senza scrupoli, è assolto da ogni responsabilità.

La sentenza di Strasburgo ha tuttavia attribuito all’Italia la colpa di una cattiva pianificazione e di una gestione inopportuna delle operazioni di ordine pubblico, costringendo il nostro Paese a risarcire con 40.000 euro i familiari del defunto. Su questo aspetto della sentenza mi interrogo da giorni.

Il Governo non è riuscito ad evitare che esplodesse la violenza, e per questo è legittimo pensare che l’Italia possa essere punita. Ma il risarcimento in sede civile dei familiari di Giuliani è a mio avviso in contrasto con la realtà dei fatti. Parliamoci chiaro: Giuliani aveva un estintore in mano e lo stava scagliando in faccia ad un Carabiniere. Non è scivolato su una buccia di banana mentre manifestava pacificamente, ma è stato l’artefice principale del proprio tragico destino.

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