Chissà se Michael Jackson è mai stato davvero felice

Chissà se Michael Jackson è mai stato davvero felice. Me lo domando guardando la bara dorata lasciare la sala dove si è tenuto il memorial per dare l’estremo saluto alla più grande pop star dei nostri tempi. Me lo domando con le guance solcate dalle lacrime, dovute alle ultimo “ti voglio bene” pronunciato dalla figlia di Jacko prima che si spegnessero i riflettori.

Non sono mai stato un fan sfegatato di Michael Jackson, eppure la notizia della sua morte mi ha scosso. Eppure durante il suo funerale ho versato qualche lacrima di commozione.

Michael Jackson ha avuto un successo planetario, una ricchezza personale che è difficile immaginare per noi persone normali, ha avuto in vita la certezza che sarebbe stato ricordato nei decenni a venire, vestendo i panni semidivini dell’immortalità sulla Terra. E’ stato un simbolo per la gente di colore (i primi show dei Jackson 5 erano riusciti a scuotere l’opinione pubblica americana con un effetto che non è secondo all’elezione del primo Presidente nero Barack Obama).

Eppure è morto tremendamente solo, mentre tentava di spazzare via la disperazione mettendo alla prova il suo corpo e la sua anima e accettando di tornare sul palco di Londra. Eppure ha vissuto gli ultimi anni nascondendosi dalla ferocia dei media, che volevano trasformarlo in un mostro a tutti i costi.

Nessuno conosce la verità sulle presunte molestie sessuali di cui Michael Jackson è stato accusato. Ma facciamoci tutti una domanda. Prendiamo i volti più affidabili e seri dello star system italiano. Prendiamo Gerry Scotti, Mike Bongiorno, Pippo Baudo… voi lascereste i vostri figli a dormire a casa loro? Non credo, e non perché Gerry & Co. non ispirino la massima fiducia (anzi), ma perché è una cosa strana e inopportuna.

A maggior ragione un bravo genitore lascerebbe i propri figli nelle mani di una star internazionale, dalla vita stravagante? Certamente no… ecco perché ho sempre diffidato di chi ha accusato Jacko portandolo alla sbarra, e rimediando un gruzzoletto che un imprenditore impiegherebbe una vita di sacrifici ad accumulare.

Dai processi è iniziato il crollo fisico ed emotivo di Michael Jackson. Se prima era un uomo solo e infelice, incapace di godersi la vita di ogni giorno perché circondato dalle attenzioni di fans e media, dall’età di 11 anni, dopo i processi il re del pop è sceso dal trono e non è più riuscito a risalire la china.

Chissà se Michael Jackson è mai stato davvero felice. Sua figlia Paris Katherine ha detto, “era il migliore dei papà”… Mi piace immaginare che almeno con i suoi figli abbia vissuto qualche momento di vita vera, lontano dai riflettori e da quella musica meravigliosa che ci ha lasciato in eredità.

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