Media Planning. Una corretta pianificazione più aiutare a risparmiare investendo meglio le proprie risorse

Porto sempre ad esempio, quando mi capita di affrontare il tema del “media planning”, il caso della mia città. A Piacenza tutte le attività commerciali ed industriali investono la quasi totalità del proprio budget sul quotidiano locale. Il quale, forte di questa assoluta leadership, vende i propri spazi pubblicitari a prezzi che farebbero vacillare uno sceicco.

Nei casi in cui mi è stata offerta la possibilità di aiutare un cliente a stendere un piano media, è stato facile ottenere risultati significativi dirottando una piccola porzione di quello stesso budget su mezzi di comunicazione alternativi (e spesso più efficaci). Impostando una pianificazione quantitativa e qualitativa degli investimenti pubblicitari sui mezzi di comunicazione locali (internet, radio e tv) siamo riusciti a raggiungere target specifici, spendendo meno ed aumentando i contatti.

Un’azienda di abbigliamento, per esempio, che volesse comunicare ai giovani di età compresa tra i 15 e i 25 anni a chi dovrebbe rivolgersi?
Il quotidiano locale, come tutti i quotidiani, soffre di una distanza de facto dalla cultura giovanile. Da un sondaggio effettuato sugli studenti di un liceo classico e di uno scientifico, su un campione di circa 1000 persone, solo un misero 3% ha detto di leggere il giornale tutti i giorni. Mentre oltre il 70% utilizza internet quotidianamente, e si informa accedendo alle risorse che la rete mette a disposizione.
Dovendo rispondere alla domanda precedente, direi che l’azienda di abbigliamento potrebbe provare a dirottare – prudenzialmente – il 20% del proprio budget su internet, per andare ad intercettare quel 70% di giovani che sul giornale non troverebbe mai.

Una buona comunicazione pubblicitaria necessita di un media planning ben configurato, al fine di fornire ai consuenti di marketing gli strumenti teorici e pratici per comprendere e interpretare le esigenze di comunicazione aziendale, formulare campagne pubblicitarie coerenti con le strategie di chi sta al timone dell’azienda e interagire con i settori creativi per favorire campagne più efficaci.

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