Deutschland über alles? Vedremo cara signora Merkel, vedremo…

Conoscete la storia del maestro zen e del bambino raccontata nel bellissimo film “La Guerra di Charlie Wilson”? C’è un bambino che per il suo quattordicesimo compleanno riceve un cavallo, e tutti nel villaggio dicono: “Che meraviglia, ha ricevuto un cavallo!”, e il maestro zen dice: “Vedremo”. Due anni dopo cade da cavallo e si rompe una gamba, e al villaggio dicono: “È terribile” e il maestro zen dice: “Vedremo”. Poi scoppia la guerra e tutti i giovani devono andare a combattere tranne il ragazzo che ha la gamba ridotta male e tutti al villaggio dicono: “Che meraviglia”… E il maestro zen dice… “Vedremo”…
Qualcosa sta cambiando in queste ultime settimane a Berlino. Siamo alle soglie dell’anno pre-elettorale in Germania, e Angela Merkel comincia a leggere i sondaggi con una certa apprensione. In questi ultimi quattro anni la Germania ha recitato la parte di chi “è senza peccato” e tra mezze verità e ricette magiche ha provato a chiamarsi fuori dalla crisi dell’economia europea. In effetti bisogna dire che rispetto a Italia, Spagna, ma anche rispetto alla Francia, la Germania può affrontare la crisi con maggiore tranquillità, forte di un bilancio arrivato addirittura in surplus. Tuttavia non è immune dal pericolo di una recessione.

Gli esperti di mercati internazionali suppongono che a partire dal prossimo mese il calo degli investimenti interni e il crollo degli ordini dalla Cina e dagli altri paesi europei coinvolgerà in modo sensibile anche l’economia tedesca in questa recessione. La Germania, sempre secondo gli economisti, vedrà scendere il prodotto interno come il resto dei paesi dell’Unione.

A questo punto Angela Merkel sarà costretta a cambiare strategia. Non potrà più raccontare al mondo che la ricetta tedesca è infallibile e che gli altri Paesi hanno pagato il prezzo di una eccessiva interdipendenza e di una politica irresponsabile. Continuo a pensare che questa “crisi” sia il risultato di una serie di cambiamenti epocali nell’economia globale, e che la Germania abbia semplicemente sfruttato la sua posizione all’insegna della filosofia della superiorità.

Deutschland über alles? Vedremo cara signora Merkel, vedremo…

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