Credo sinceramente che la bellezza, quella vera, nasca dalla consapevolezza della propria diversità. Lavorando per anni nel settore della comunicazione, a stretto contatto con i media e con le aziende che operano nei settori della moda, della cosmesi, della cura del corpo, ho incontrato moltissime persone che dovrebbero rappresentare i canoni della bellezza moderni, ma pochissime delle quali mi sono sembrate davvero felici.
Vivere serenamente il proprio corpo, oggi, non è per nulla facile. Soprattutto per una donna. Bisogna riuscire a liberarsi dagli stereotipi e dai condizionamenti che la società tende a imporre, per concentrarsi sulla consapevolezza di essere un individuo unico e irripetibile. Tutto ciò che ci circonda tende a suggerirci modelli di bellezza artificiali e irraggiungibili. Trucco, push-up, chirurgia estetica, un ricorso sempre più selvaggio a Photoshop, contribuiscono a diffondere canoni di bellezza alieni, impossibili da eguagliare.
Quando nel 2000 è stato fondato il magazine PiacenzaNight.com i miei collaboratori ed io avevamo un’unica idea molto chiara. Avremmo pubblicato ogni mese un servizio fotografico dedicato a una “ragazza della porta accanto” che, con la sua bellezza semplice e autentica, avrebbe proposto un modello alternativo ai più giovani.
Da allora ho incontrato e fotografato più di 500 ragazze, ognuna delle quali – coinvolta direttamente della ideazione del servizio – ha esercitato un diritto esclusivo ad esprimere appieno la propria idea di bellezza. Tra queste ragazze circa 150 hanno avuto la fortuna di essere pubblicate su PiacenzaNight.com indipendentemente dal fatto di essere magre o formose, alte o basse, giovani o non più giovani, italiane o straniere.
Questo progetto artistico ha reso più forti alcune delle ragazze che vi hanno aderito. Sentirsi belle, sensuali, autentiche, senza l’obbligo di aderire ad un’immagine diversa da quella che si sente propria, è un’esperienza costruttiva e al tempo stesso liberatoria. Il corpo ritratto, l’involucro della modella, diventa ambasciatore della sua anima.
Sentirsi belli è un diritto. Vivere serenamente il proprio corpo è un diritto. Imparare ad amare i propri difetti, riconoscere la pluralità della bellezza, rifiutarsi di accettare passivamente mode e modelli imposti dai trend setter è una strada che può aiutare ad essere più felici.