I Racconti del Mocambo. 11 storie che vorrebbero essere pulp ma non sempre ci riescono

11 racconti sparsi per lo spazio e per il tempo. Dal periodo Edo, in Giappone, fino all’Addis Abeba del futuro, in un’Africa che è diventata la nuova frontiera dominata dall’imperialismo cinese. Dalla nebbiosa città di Piacenza fino alle colonie terrestri nello spazio profondo. 11 storie orfane di un genere preciso, che vorrebbero essere pulp, ma finiscono sempre per parlare di persone e di sentimenti. Unico collante è il Mocambo, un bar presente in ogni racconto, intorno al quale l’eccezionalità dell’amore e della morte, della vita e dei sentimenti privati, diventano l’unica regola. Questi sono “I Racconti del Mocambo”, una raccolta di novelle legate anche da una bizzarra colonna sonora, che inevitabilmente parte da Paolo Conte per arrivare ai Nirvana, passando per i Pink Floyd, Diddy Dirty Money e Tonino Carotone, con un tuffo speciale nell’opera lirica.

I Racconti del Mocambo di Nicola Bellotti
I Racconti del Mocambo di Nicola Bellotti

Ho iniziato a scrivere questi racconti sotto l’ombrellone, la scorsa estate, pochi giorni dopo il mio quarantesimo compleanno. Con il rumore del mare in sottofondo e le grida dei bambini che correvano sulla sabbia rovente, ho scaricato lo stress di un anno lavorativo particolarmente intenso rifugiandomi nella scrittura. Graham Greene scrisse: “Un racconto non ha né principio né fine: si sceglie arbitrariamente un certo momento dell’esperienza dal quale guardare indietro, o dal quale guardare in avanti”. Così è stato anche nel mio caso. Con la differenza che, dopo essere partito, sono stati i personaggi a guidare la mia mano, scegliendo come presentare al lettore le loro storie.

Ora non mi resta che consegnare a voi “I Racconti del Mocambo” sperando che possano piacervi. Buona lettura!
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