Se una volta si trattava di una fumata da intenditori, oggi gli amanti del Partagas Serie D no. 4 sono davvero in buona compagnia. Il D4, infatti, è attualmente il sigaro cubano più venduto al mondo, dopo avere superato il famoso Montecristo no. 4. Quando un privilegio per pochi eletti diventa un fenomeno commerciale, agli aficionados della prima ora viene voglia di ripiegare altrove. Ma vale davvero la pena lasciare ad altri questo piccolo piacere? A mio avviso il Partagas D4 resta uno dei 10 sigari migliori del mondo e – senza avere la pretesa di fare l’ennesima recensione – voglio ricordare le ragioni del suo successo.
Il Partagas Serie D no.4 è un Robusto (124 mm per un diametro di 19,84 mm o cepo di 50), un sigaro che regala la prima soddisfazione da spento, per il semplice fatto di tenerlo in mano. Una volta acceso, grazie al suo diametro importante, questo sigaro consente di portare al palato nuvole di fumo fresche fresche, caratterizzate da un forte aroma di legno pregiato e spezie, in particolare pepe nero. A metà della fumata, s’intensifica il sentore di legno a cui si associano note di cacao e tostatura. La forza del Partagas Serie D no. 4 è ben dosata lungo tutta l’esperienza, e aumenta progressivamente fino al gran finale. Gli ultimi puff sono molto appaganti e non può lasciare indifferente la persistenza di sentori di legno nel post fumata.
Veniamo ai difetti. Come premesso all’inizio di questo post, il D4 è oggi il sigaro cubano più diffuso. Questo ha portato l’azienda ad aumentare continuamente la produzione per placare l’ingordigia dei mercati internazionali. Di conseguenza non è raro imbattersi in esemplari che – per difetti di conservazione o più raramente di produzione – non danno luogo alla fumata che ci si aspetterebbe da un puro habano.