In Nepal servono soldi. L’Europa ”braccine corte” dona solo 3 milioni, come la CEI

Il Nepal è dall’altra parte del mondo, per cui la tragedia che si sta vivendo da quelle parti ci tocca un po’ meno di quanto sarebbe giusto. Il sisma è stato così devastante che l’intera capitale Kathmandu si è spostata di 3 metri. I morti si contano a migliaia e non serve a nulla raccogliere magliette vecchie, vestiti usati e oggetti superflui. Servono soldi. Solo con i soldi, gli operatori sul posto possono acquistare quello che serve davvero. L’ONU ha chiesto ai Paesi del mondo di intervenire raccogliendo almeno 400 milioni di dollari. Gli USA hanno risposto con 10 milioni erogati in tempo zero. Cine e India stanno facendo uno sforzo notevole per rispondere alla richiesta. L’Unione Europea intera ha erogato 3 milioni di dollari, una cifra ridicola se pensiamo che la CEI, da sola, ha versato la stessa somma.
Per fortuna il cuore degli italiani e dei cittadini europei batte più forte di quello dei burocrati a Bruxelles e molti privati stanno donando attraverso Facebook, Google, Apple.
Io personalmente ho scelto di donare attraverso Facebook, perché la società di Zuckerberg verserà 2 milioni di dollari raddoppiando le offerte degli utenti.
Attraverso iTunes, invece, gli utenti Apple possono erogare una donazione alla Croce Rossa Internazionale.

Diamoci da fare. L’emergenza è reale e l’aiuto di tutti è importante. #aiutiamoilNepal

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